LIVE NIRVANA INTERVIEW ARCHIVE ?? ??, 1991 - ??, ??

Interviewer(s)
Unidentified Hard! Correspondent
Interviewee(s)
Kurt Cobain
Publisher Title Transcript
Hard! Speciale New Metal: Intervista NIRVANA Yes (Italiano)

La notizia è di quelle da 10.000 punti. Di quelle che fanno saltare in aria le redazioni e che danno di che scrivere per mesi. Ma è anche una di quelle che si vorrebbe tanto dover ritrattare, visto che qualche speranza c’è ancora. Beh, forse l’avrete intuito: i Nirvana si sono sciolti. Improvvisamente, senza attirare troppo l’attenzione,senza avvocati,cazzotti e dichiarazioni alla stampa. Si sono sciolti e basta. Fino alla fine fedeli al proprio stile di perfette non-star. Eppure,durante la breve telefonata che avevamo fatto in occasione di questo special al cantante e chitarrista Kurt Cobain era emerso il ritratto di una band fottutamente viva e incazzata…

Hard!: Kurt, cosa avete provato quando vi siete resi conto delle proporzioni che ha raggiunto il vostro successo?

Kurt Cobain: Mi sono svegliato una mattina e al posto di cambiali in pretesto ho trovato la colazione a letto. Per me il successo è solo nella testa degli altri, noi continuiamo a fare la nostra musica come prima.

Hard!: Come vedi la musica del domani?

Kurt Cobain: Non saprei. Penso che dovrà essere molto potente e incazzata.

Hard!: Come la vostra?

Kurt Cobain: Sarebbe presuntuoso pensare che la nostra musica possa essere un esempio di come fare rock. Presuntuoso ed idiota: io ho sempre combattuto quelli che volevano impormi il loro modo di pensare, diventare anch’io maestro sarebbe un modo per perdere la partita che gioco da una vita. Volete dei capiscuola? No grazie, cercate qualcun’ altro. I Nirvana sono nell’ ultimo banco in fondo alla classe, quello degli asini.

Hard!: Di voi colpisce molto la semplicità e al tempo stesso la durezza con la quale affrontate la vita. Nostalgia del punk?

Kurt Cobain: Fondamentalmente le cose non sono molto cambiate da quando il punk era vivo e vegeto: non ci sono case, non c’è lavoro, c’è razzismo, c’è la guerra,quindi il punk, a dispetto di tutti, c’è ancora. Finché ce ne sarà bisogno ci sarà.

Hard!: Dunque vedi il punk come un impegno sociale?

Kurt Cobain: Vedo il punk come un modo per esprimere ciò che sento dentro. Cantando potrei anche dire cose come ‘ho visto il cielo, era nero ,era nero’, ma l’importante è che il messaggio arrivi dalle note, dall’atmosfera che si crea quando ascolti un brano o mentre poghi in un concerto.

Hard!: Come saranno i Nirvana tra dieci anni?

Kurt Cobain: Più vecchi, con qualche acciacco in più. Ma stai sicuro che se suoneranno ancora non faranno niente di stupido. C’è troppa musica in giro fatta da e per stupidi: bisogna crescere, anche musicalmente. Senza compromessi.

© Hard, 1992